mercoledì 24 giugno 2009

La vera notte prima degli esami. Diffidate dalle imitazioni.

E' arrivata. Non ci crederete. E non ci credo neanche io. Dopo diciotto anni, la Notte Prima Degli Esami è giunta anche per me. E' una serata perfettamente identica alle altre, se non fosse per il fatto che il cuore batte forte, e la testa pensa:- E' la Notte-. Stasera passeggiatina sul lungomare e foto di rito con gli altri tredici eroi che domani faranno l'esame con me. Cinque anni fa eravamo ventotto. Sinceramente la Notte mi ha colto alla sprovvista, non me l'aspettavo così presto. Ho sempre pensato alla Notte con festini fino alle sette della mattina, a bevute devastanti per poi arrivare il giorno dopo praticamente distrutti. La Notte non è questo, o almeno, non soltanto. E' rendersi conto della Vita. Che ti scorre tra le dita come fosse sabbia in una clessidra. Impercettibile, costante, ininterrottamente. La canzone Notte Prima Degli Esami l'ho già sentita, sentita e strarisentita. Vi dirò, preferisco i Genesis, o i Pearl Jam. Sentire "The Carpet Crawlers" mi ha calmata da un turbine di informazioni spiacevoli che ho percepito durante la passeggiata (chiacchiere di ex Maturande:- Il vostro presidente??? E' tremendo... Guà lasciate perde che non vi fa copià!-). Lungomare pieno di turisti e maturandi. In genere viaggiatori. I turisti sono arrivati nella bella località di mare come ogni anno, noi viaggiamo sino ad arrivare ad un gradino dalla tanto sognata università. Ah. Tempus fugit, c'avevi ragione, Seneca. Una cosa non l'ho ancora capita. Ma nella canzone, come facevano i quattro ragazzi a portare il pianoforte sulla spalla?