giovedì 25 febbraio 2010

Presto sarebbe volato via pure quello stupido febbraio...


Eh sì, manco proprio da cinque mesi da questo blog.
Oltre che dal blog manco da tante cose.
Questa volta, complice l'università, ho fatto quello che tutti vorrebbero fare una volta lasciati... Mollare famiglia amici e ridente cittadella sull'Adriatico e scappare nel caotico mondo di una grande città. Magari all'estero. Ok, non esageriamo, alla fine sono finita a vivere nella Città Eterna.
Odiavo la Città Eterna, inizialmente.
Odiavo il Suo riflesso sui vetri della metropolitana a tutta velocità Odiavo andare a fare la spesa e introdurre nei miei polmoni un quantitativo intollerabile di fumi e smog Odiavo i sabati sera passati a sorseggiare camomilla e a fare il bucato buttando ogni tanto uno sguardo al fiume di macchine in strada fuori dalla mia finestra Odiavo entrare ogni mattina all'università e rigirarmi in quell'atrio sconfinato, da sola, andare a prendere un caffé alla macchinetta, uno di quelli più acqua che caffé, sempre da sola e ascoltando gli altri che non so perchè ridevano e si scambiavano pacche sulle spalle come se si conoscessero da secoli
E pensavo che era tutto ingiusto, che insomma, io sono la buona e lui è il cattivo, io dovevo avere la mia rivincita. Invece era lui ad essersi rifatto una vita senza di me: nuova vita, nuova ragazza, nuove passeggiate mano nella mano nella villa comunale.
E poi partì tutto da una mattinata strana in cui mi alzai e mi guardai allo specchio e notai che ormai di questi capelli lunghissimi da barbona ne avevo le scatole piene, e nella stessa mattinata mi tagliai i capelli con quel ciuffo anni '80 che erano anni che lo volevo e non avevo mai avuto il coraggio di farmelo. E nei giorni dopo ripresi la chitarra che era rimasta in un angolo e ricominciai a suonare. E in tutti quei momenti che avrei preferito sbattere la testa contro il muro piuttosto che ripensare un'altra volta a lui, mi sono inventata altro. Gli ho scritto una canzone. Credo anche bella. Non se la merita affatto, detto tra noi, però ho voluto immortalare tutto questo dolore che mi rende comunque viva, anche se indolenzita, e spero di suonarla presto su un palco con tutta l'adrenalina addosso, dev'essere una cosa davvero intensa suonare una canzone così densa, piena di roba come ricordi sensazioni atti momenti intimità.
Sarebbe bello che ci fosse proprio lui nel pubblico e dirgli al microfono questa canzone, grandissimo stronzo, è per te.

2 commenti:

Lady ha detto...

Incredibile,ma è proprio vero che una donna quando vuole voltare pagina inizia dal taglio di capelli! :)

Shadowplay ha detto...

Mamma mia quanto è vero... ehehe :D