giovedì 18 settembre 2008

Cronache di un non-esame


Entro in Conservatorio come fosse stato un normale pomeriggio di lezione: anzi, per un momento ho voluto immaginare di essere ancora a maggio e di stare seguendo le ultime lezioni, ho voluto inspirare a pieni polmoni l'aria salmastra che faceva quasi venire voglia di buttare i libri e andarsi a fare un bagno al mare. Ma a me non piace neanche, il mare d'estate, con tutta quella gente. E poi non è maggio, è settembre. Salgo le scale del Conservatorio, sto per fare l'esame per il quinto, eppure non sono emozionata, tanto so che non vale la pena. Mi chiudo in una stanza, inizio a fare scale, arpeggi. Il mare mi guarda dalla finestra, è leggermente cullato dal vento, e anche lui si gode l'ultimo sole estivo, mi guarda e il suo movimento, ora che è vuoto, ora che non c'è più gente, mi rilassa. Mi vengono a chiamare, è ora dell'esame; mi chiedono il programma, i pezzi... Perchè non guardano anche loro il mare, mi domando. Sono tutti presi a chiacchierare, neanche mi stanno a sentire; io suono, suono, suono, sopra le loro chiacchiere, le loro risa, i loro fatti... Però il mare mi sta a sentire, non sto suonando per me stessa soltanto, ma per tutto cio' che c'è al di là di quella finestra: per il mare, per il vento, per il sole, per la bellezza di quel pomeriggio tiepidamente estivo... Così chiudo il mio non-esame, con un sorriso. Ho suonato, ho suonato bene, per me stessa e per tutte le cose belle che già ci sono, ci sono sempre, eppure è in questi momenti che te ne accorgi. Quelli che parlavano parlavano parlavano mi hanno dato 8.50. Ma in realtà, loro non sanno un bel niente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie per essere stata a bordo della mia navemi permetto di sbirciare il tuo blog.. ti linko così non ti perderò di vista!! torna a trovarmi.

UIFPW08 ha detto...

Ho apprezzato il suono delicato e sincero delle tue parole..l'arpeggio dei ricordi e il destro dell'armonia...brava....tutto il resto..poi non ha tanta importanza.